Attività di dragaggio area portuale della Spezia
Il monitoraggio, valutando le oscillazioni dei parametri fisico-chimici, biologici, microbiologici e ecotossicologici dell'ambiente marino del golfo può confermare la complessiva compatibilità ambientale degli interventi o segnalare l'eventuale necessità di predisporre misure di mitigazione e/o l'interruzione delle attività.
Il piano di monitoraggio prevede una fase pre-operam, volta a determinare la condizione di riferimento ossia di "bianco" (svolta dal 2003 al 2007), il controllo continuativo nella fase operativa e una fase post-operam per l'accertamento del raggiungimento di un nuovo equilibrio o il ripristino delle condizioni iniziali.
Tale approccio prevede l'utilizzo di:
- sonde multiparametriche, in modalità fissa, posizionate presso gli impianti di itticoltura e miticoltura interni alla rada, e mobile con rilievi lungo transetti predisposti ad hoc;
- analisi chimico-fisiche e saggi ecotossicologici su campioni d'acqua;
- analisi microbiologiche e bioaccumulo su mitili e pesci;
- biomarkers sul tessuto dei pesci;
- indagini ROV sulle biocenosi sensibili presso l'isola Palmaria, il Tino e il Tinetto